Praga, incantevole capitale dell’Europa centrale, è rinomata per il suo fascino romantico e la ricchezza culturale che si respira in ogni angolo della città. Con i suoi maestosi monumenti come il castello, il celebre Ponte Carlo e l’affascinante Città Vecchia, la città attira milioni di visitatori ogni anno, desiderosi di immergersi nella sua atmosfera magica e senza tempo. Tra le gemme nascoste, Josefov, il quartiere ebraico di Praga, si distingue per la sua profonda importanza storica e culturale.
Josefov, conosciuto anche come il Quartiere Ebraico, è un vero e proprio scrigno di tesori che raccontano la storia millenaria della comunità ebraica nella capitale ceca. Questo quartiere, che prende il nome dall’Imperatore Giuseppe II, è stato teatro di eventi significativi che hanno plasmato non solo la vita ebraica, ma anche il tessuto sociale e culturale di Praga.
Passeggiando per le sue strade, si possono ammirare numerose sinagoghe storiche come la Sinagoga Vecchia-Nuova (Staronová), la Sinagoga Pinkas, la Sinagoga Klausen, la Sinagoga Spagnola e la Sinagoga Maisel, tutte custodi di preziosi manufatti e testimonianze della fede e della resilienza ebraica.
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Inoltre, il quartiere ospita l’Antico Cimitero Ebraico, il Museo Ebraico e l’imponente Rudolfinum, una delle sale concerti più importanti di Praga, sede della Filarmonica Ceca e del Festival di Primavera di Praga.
Josefov non è solo un luogo di memoria, ma anche di cultura e arte. La leggenda del Golem, un mito che aggiunge un alone di mistero e magia al quartiere, riflette la ricca tradizione ebraica e il folclore locale. Questo mito, insieme alle testimonianze della storia ebraica, delle persecuzioni legate all’antisemitismo e delle drammatiche vicende del ghetto durante la Seconda Guerra Mondiale, rende questo un quartiere unico nel suo genere, dove storia e leggenda si intrecciano armoniosamente.
Ogni angolo di Josefov racconta storie di resilienza, fede e cultura, offrendo ai visitatori un viaggio emozionante attraverso secoli di storia. Se siete pronti a scoprire le sue meraviglie nascoste e ad immergervi nelle storie affascinanti di questo storico quartiere ebraico, continuate a leggere. Vi guideremo attraverso le principali attrazioni, le leggende intriganti e i preziosi tesori culturali che rendono questo luogo una tappa imperdibile a Praga.
Storia del quartiere ebraico di Josefov
Josefov, ha radici profonde che risalgono almeno alla metà del X secolo, quando la presenza ebraica iniziò a plasmare il tessuto sociale e culturale della città. Il nome Josefov deriva dall’Imperatore Giuseppe II, il quale, nel 1781, giocò un ruolo cruciale nell’eliminazione delle leggi restrittive che limitavano la vita degli ebrei cechi. Questa riforma fu un passo significativo verso l’integrazione e la libertà della comunità ebraica all’interno di Praga, permettendo loro di abitare in altre zone della città, inclusa la Città Vecchia.
Durante il XIX secolo, le attività economiche ebraiche si espansero notevolmente, contribuendo allo sviluppo e alla prosperità del ghetto. Il quartiere fu restaurato e abbellito, con la costruzione di palazzi eleganti e sinagoghe maestose che riflettevano una fusione armoniosa tra stili architettonici gotici e barocchi. Questo periodo di crescita favorì anche la creazione di istituzioni culturali e religiose che divennero pilastri della comunità ebraica.
Nonostante questi progressi, la comunità ebraica locale dovette affrontare periodi di forte antisemitismo. Nel 1938, le leggi razziali e le pressioni politiche portarono alla confisca delle proprietà ebraiche e alla confisca delle sinagoghe, trasformandole in depositi per i beni sottratti agli ebrei. Questo periodo segnò l’inizio di una fase oscura per il quartiere, culminata con le deportazioni di massa durante la Seconda Guerra Mondiale, quando circa 50.000 ebrei praghesi furono inviati al lager di Terezín, con pochissimi che riuscirono a tornare a casa.
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Eventi storici significativi
Uno degli eventi più tragici nella storia di Josefov è la Strage di Pasqua del 1389. Durante questa sanguinosa rivolta, oltre 3.000 ebrei furono massacrati dai fedeli di San Vito, scatenando un’ondata di terrore e persecuzione che avrebbe segnato profondamente la comunità ebraica di Praga. Questo evento segnò l’inizio di secoli di sofferenza e discriminazione, lasciando cicatrici indelebili nella memoria collettiva del quartiere.
Il periodo di antisemitismo raggiunse il suo picco nel 1938, quando le autorità naziste imposero restrizioni sempre più severe agli ebrei, confinandoli all’interno del ghetto di Josefov. Le sinagoghe e altri luoghi di culto furono convertiti in depositi per i beni ebraici, mentre la vita quotidiana degli ebrei divenne sempre più difficile e oppressiva. Questo isolamento forzato aggravò le condizioni di vita e preparò il terreno per le deportazioni di massa che seguirono durante la Seconda Guerra Mondiale.
Durante la guerra, il quartiere vide la deportazione di circa 50.000 ebrei verso il lager di Terezín, noto anche come Theresienstadt. Questo campo di concentramento divenne un luogo di sofferenza estrema, dove migliaia di ebrei morirono a causa delle condizioni disumane e delle persecuzioni. La maggior parte di coloro che furono deportati non fece mai ritorno, segnando una delle pagine più buie della storia del quartiere ebraico di Praga.
Nonostante le devastazioni subite, Josefov ha saputo preservare e restaurare la propria eredità culturale e storica. Dopo la fine della guerra, il quartiere fu gradualmente ricostruito, e molti dei suoi monumenti storici furono restaurati per onorare la memoria della comunità ebraica che un tempo fioriva in questa area. Oggi, il quartiere non solo serve come un memoriale vivente delle tragedie passate, ma anche come un simbolo di resilienza e rinascita culturale, attirando visitatori da tutto il mondo desiderosi di esplorare la ricca storia e le tradizioni ebraiche di Praga.
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Cosa vedere a Josefov: le principali attrazioni del quartiere ebraico di Praga
Josefov, il quartiere ebraico di Praga, è ricco di storia e cultura, con numerose attrazioni che raccontano la vita ebraica nel corso dei secoli.
Tra i luoghi più iconici spiccano le sinagoghe storiche, come la Sinagoga Vecchia-Nuova, la più antica d’Europa, la Sinagoga Pinkas, trasformata in memoriale dell’Olocausto, la Sinagoga Klausen e la suggestiva Sinagoga Spagnola in stile moresco. Queste sinagoghe, insieme all’Antico Cimitero Ebraico dove riposa il famoso Rabbino Loew, fanno parte del Museo Ebraico di Praga, una delle più grandi collezioni del mondo sulla storia ebraica.
Da non perdere anche il Vecchio Municipio Ebraico con il suo curioso orologio che gira in senso antiorario e il vicino Rudolfinum, prestigiosa sede della Filarmonica Ceca.
Museo Ebraico di Praga
Il Museo Ebraico di Praga è una delle più grandi e preziose collezioni di testimonianze storiche e culturali legate alla vita ebraica in Europa, fondato nel 1906. Esso comprende diverse sinagoghe, ognuna con una storia e un significato unici.
La Sinagoga Pinkas funge da memoriale dell’Olocausto. Le sue pareti sono coperte dai nomi di oltre 80.000 ebrei deportati e uccisi nei campi di concentramento durante la Seconda Guerra Mondiale, rendendola uno dei luoghi più commoventi da visitare. Al primo piano si trova il Museo dei Bambini, che custodisce migliaia di disegni realizzati dai bambini detenuti nel campo di concentramento di Terezín tra il 1942 e il 1944.
Un’altra sinagoga fondamentale del museo è la Sinagoga Klausen, la più grande del quartiere ebraico, costruita in stile barocco e decorata con preziosi stucchi. Al suo interno sono custoditi manoscritti, stampe e costumi legati all’antica tradizione ebraica, offrendo ai visitatori uno sguardo sulla ricca cultura della comunità ebraica di Praga.
Tra le più belle dal punto di vista architettonico, la Sinagoga Spagnola è un vero gioiello, con il suo stile moresco ispirato all’Alhambra di Granada e decorazioni in oro che creano un’atmosfera unica. Oltre alla bellezza architettonica, la Sinagoga Spagnola è anche un importante centro culturale dove si tengono mostre permanenti sulla storia degli ebrei, oltre a concerti di musica classica.
La Sinagoga Maisel completa l’offerta del museo con la sua collezione di oggetti e documenti che narrano la storia degli ebrei in Boemia e Moravia dal X al XVIII secolo, rendendola una tappa essenziale per comprendere la profonda connessione della comunità ebraica con questa regione.
Accanto alle sinagoghe, il Museo Ebraico include anche l’Antico Cimitero Ebraico, un luogo di profonda importanza storica e simbolica. Attivo dal XV secolo fino al 1787, il cimitero è uno dei più antichi d’Europa e ospita circa 12.000 lapidi, tra cui la tomba del leggendario Rabbino Loew, famoso per la creazione del Golem. Questo luogo sacro e suggestivo è caratterizzato da lapidi irregolari, simboli ebraici e stemmi di famiglia che testimoniano secoli di storia e sofferenze.
Parte del complesso del Museo Ebraico è anche la Galleria Robert Guttmann, che ospita esposizioni temporanee di artisti ebrei e approfondisce vari aspetti della vita ebraica, fornendo una prospettiva più contemporanea su questa cultura.
Infine, la Sala delle Cerimonie, situata accanto alla Sinagoga Klausen, offre un interessante sguardo sui rituali funebri ebraici. L’edificio neogotico, utilizzato in passato per i riti funebri e le purificazioni, ora ospita esposizioni sui riti di passaggio legati alla morte, fornendo un approfondimento sui costumi ebraici legati al lutto.
Sinagoga Vecchia-Nuova (Staronová)
La Sinagoga Vecchia-Nuova (Staronová) è uno degli edifici più antichi e significativi di Josefov, costruita nel XIII secolo. Rappresenta uno straordinario esempio di architettura tardo-gotica, con i suoi alti soffitti a volta, le mura in mattoni e pietre e le decorazioni gotiche che circondano l’edificio. La sinagoga è il principale luogo di culto ebraico a Praga, dove si celebrano ancora oggi importanti funzioni religiose, come il bar mitzvah e i matrimoni.
Uno degli aspetti più affascinanti della Sinagoga Vecchia-Nuova è la leggenda del Golem, una figura mitologica ebraica creata dal Rabbino Loew per proteggere la comunità ebraica dalle minacce. Secondo la leggenda, il Golem si nasconde ancora nella soffitta della sinagoga, vegliando sul quartiere ebraico.
Questa sinagoga, sopravvissuta a incendi, saccheggi e alluvioni, è una delle principali attrazioni del quartiere ebraico, un simbolo della resilienza e della profonda spiritualità della comunità ebraica praghese.
Sinagoga Pinkas
La Sinagoga Pinkas è una delle più toccanti e significative del quartiere ebraico di Josefov. Costruita nel 1535 per volere del rabbino Pinkas Horowitz, la sinagoga ha assunto un ruolo fondamentale come memoriale dell’Olocausto, rendendo omaggio alle oltre 80.000 vittime ebree della Seconda Guerra Mondiale. Le pareti interne sono interamente coperte dai nomi delle persone sterminate nei campi di concentramento, un tributo commovente alla memoria della comunità ebraica.
Oltre al memoriale, la Sinagoga Pinkas ospita al primo piano il Museo dei Bambini, che conserva migliaia di disegni realizzati dai bambini imprigionati nel lager di Terezín tra il 1942 e il 1944. Questa mostra permanente offre uno sguardo straziante sulle vite di questi piccoli prigionieri e la brutalità delle persecuzioni subite.
La sinagoga è stata sottoposta a significativi restauri in seguito all’alluvione che colpì Praga nel 2002, durante la quale subì gravi danni. Oggi, la Sinagoga Pinkas è uno dei luoghi più visitati di Praga, offrendo ai visitatori un’esperienza emotiva e riflessiva sulla storia tragica e la resilienza del popolo ebraico.
Sinagoga Klausen
La Sinagoga Klausen, situata vicino all’Antico Cimitero Ebraico, è la più grande sinagoga del quartiere ebraico. Costruita alla fine del XVII secolo, rappresenta un meraviglioso esempio di architettura barocca, con i suoi alti soffitti a volta e raffinati stucchi. La struttura è stata parzialmente ricostruita dopo un vasto incendio nel 1689, che distrusse parte della struttura originaria.
Il nome Klausen deriva dalle piccole scuole di preghiera ebraiche (chiamate “klausen”) presenti a Praga già nel XVI secolo. Queste scuole svolgevano un ruolo centrale nella vita religiosa della comunità ebraica, e la sinagoga Klausen è il simbolo di questa tradizione educativa e spirituale.
All’interno della sinagoga, i visitatori possono ammirare una ricca collezione di oggetti, tra cui manoscritti, stampe e costumi ebraici, che offrono uno sguardo prezioso sulla cultura e sulle tradizioni della comunità ebraica ceca. La Sinagoga Klausen è una tappa imperdibile per chi desidera conoscere più a fondo la storia ebraica di Praga e la vita religiosa del passato.
Sinagoga Spagnola, la più affascinante del ghetto
La Sinagoga Spagnola, costruita nel 1868, è una delle sinagoghe più affascinanti e artisticamente elaborate a Praga. L’edificio è un capolavoro di architettura moresca, ispirato all’iconica Alhambra di Granada. La sinagoga si distingue per la sua struttura a pianta quadrata e la splendida cupola centrale, caratteristiche che le conferiscono un aspetto esotico e sontuoso.
Le decorazioni interne sono particolarmente impressionanti, con vetrate colorate, intricati intarsi, motivi ornamentali orientali e ricche decorazioni in oro. Questi dettagli creano un’atmosfera unica e luminosa, rendendo la Sinagoga Spagnola un autentico gioiello architettonico.
Oltre alla sua bellezza estetica, la sinagoga è anche un importante centro per eventi culturali. Al suo interno si tengono regolarmente concerti di musica classica, mostre ed esposizioni, tra cui quella dedicata alla storia degli Ebrei dall’emancipazione ai giorni nostri. La Sinagoga Spagnola è un luogo che unisce la storia e l’arte, offrendo ai visitatori un’esperienza culturale e spirituale unica.
Sinagoga Maisel
La Sinagoga Maisel, situata nel cuore di Josefov, fu costruita nel 1592 per volere di Mordecai Maisel, un influente politico e filantropo ebraico. Maisel, grazie al sostegno dell’imperatore Rodolfo II, finanziò la costruzione della sinagoga, che originariamente presentava uno stile rinascimentale. Questo tempio divenne un simbolo del potere e della prosperità della comunità ebraica praghese nel XVI secolo.
Nel corso della sua storia, la sinagoga subì gravi danni, in particolare durante l’incendio del 1689, e fu ristrutturata più volte. Le ultime modifiche risalgono al XIX secolo, quando l’edificio fu rinnovato in stile neogotico, l’aspetto che ancora oggi affascina i visitatori.
All’interno della sinagoga si trova una collezione straordinaria, che include oggetti di culto ebraico, molti dei quali furono confiscati durante la Seconda Guerra Mondiale e successivamente restituiti. Una delle esposizioni più importanti è la mostra permanente sulla storia degli Ebrei in Boemia e Moravia dal X al XVIII secolo, che offre una panoramica dettagliata sulla vita ebraica in queste regioni.
Vecchio cimitero ebraico di Praga
Il Vecchio Cimitero Ebraico di Praga, situato nel cuore del quartiere ebraico di Josefov, è uno dei luoghi più suggestivi e carichi di storia dell’intera città. Fondato attorno alla metà del XV secolo, è considerato il cimitero ebraico più antico e meglio conservato d’Europa. Con le sue migliaia di lapidi affollate e sovrapposte, rappresenta non solo un importante sito storico, ma anche un simbolo di resilienza per la comunità ebraica che ha vissuto in questa parte della città per secoli.
Le sepolture nel Vecchio Cimitero Ebraico iniziarono nel 1439 e continuarono fino al 1787, quando l’imperatore Giuseppe II emanò un decreto che proibiva ulteriori sepolture all’interno delle mura cittadine, per motivi igienici. Durante i suoi oltre tre secoli di utilizzo, il cimitero ha accolto migliaia di sepolture, molte delle quali oggi non sono più visibili poiché gli spazi limitati del cimitero resero necessario seppellire i defunti uno sopra l’altro, spesso in strati multipli.
Questo sovraffollamento è evidente dalle numerose lapidi storiche che emergono dal terreno in modo irregolare, quasi a formare un mosaico di pietra che racconta la lunga e difficile storia della comunità ebraica di Praga.
Come molti luoghi antichi e misteriosi, anche il Vecchio Cimitero Ebraico è avvolto da numerose leggende. La più famosa riguarda il Rabbino Loew, il grande sapiente e mistico ebraico noto per la leggendaria creazione del Golem, una creatura di argilla che, secondo il mito, avrebbe protetto la comunità ebraica dalle minacce antisemite. La tomba del Rabbino Loew, risalente al 1609, è uno dei punti di maggiore interesse nel cimitero, e molti visitatori lasciano preghiere e monete sulla sua lapide, sperando di ottenere una benedizione o di esaudire un desiderio.
Il Vecchio Cimitero Ebraico ospita circa 12.000 lapidi visibili, ma si stima che sotto il terreno siano sepolte almeno 100.000 persone. Ogni lapide racconta una storia e, nonostante molte di esse siano rovinate dal tempo, i loro dettagli scolpiti offrono preziose informazioni sulle persone sepolte e sulla cultura ebraica del tempo.
Le lapidi sono realizzate con materiali diversi, come la pietra arenaria e il marmo, e sono decorate con una vasta gamma di simboli ebraici. Tra i più comuni vi sono:
- Le mani in posizione di benedizione (che identificano i membri della famiglia dei Kohanim, discendenti del sommo sacerdote ebraico),
- La brocca d’acqua (che rappresenta i Levi, la tribù responsabile delle purificazioni rituali nel tempio),
- Il leone, simbolo di forza e coraggio.
- Alberi spezzati, simbolo di una vita interrotta prematuramente.
- Libri aperti, che indicano saggezza o il ruolo di rabbino o studioso del defunto.
- Cervi e uccelli, che rappresentano rispettivamente l’anima e la sua purezza.
Ogni lapide riporta iscrizioni in ebraico, spesso dettagliando non solo il nome del defunto, ma anche la sua posizione sociale, religiosa o professionale all’interno della comunità ebraica.
Tra le lapidi più visitate del Vecchio Cimitero Ebraico vi è senza dubbio quella del già citato Rabbino Judah Loew ben Bezalel, comunemente conosciuto come il Maharal di Praga. La sua tomba, risalente al 1609, è un luogo di pellegrinaggio per molte persone che giungono a Praga da tutto il mondo per rendere omaggio a uno dei più influenti rabbini della storia ebraica. Accanto alla sua tomba si trovano quelle di altri importanti rabbini e figure della comunità ebraica praghese, come:
- David Gans, storico e astronomo.
- Mordecai Maisel, filantropo e uomo politico che diede il nome alla Sinagoga Maisel.
Queste sepolture non solo confermano il prestigio che la comunità ebraica di Praga ha avuto nei secoli, ma rendono il Vecchio Cimitero un luogo di profonda riflessione storica e religiosa.
Vecchio Municipio ebraico
Il Vecchio Municipio Ebraico, situato nel cuore del quartiere, è uno degli edifici storici più interessanti di Praga. Costruito nel 1586 e successivamente ricostruito in stile barocco dopo un incendio nel 1763, il municipio è oggi sede del Consiglio delle comunità ebraiche della Repubblica Ceca.
La caratteristica più distintiva del Vecchio Municipio Ebraico è il suo particolare orologio, posto sulla torre. A differenza degli orologi tradizionali, questo gira in senso antiorario, seguendo la direzione della lettura e scrittura ebraica. Al posto dei numeri, l’orologio presenta le lettere dell’alfabeto ebraico, rendendolo un simbolo unico del legame tra la cultura ebraica e l’architettura praghese.
Rudolfinum, la sede della Filarmonica Ceca
Il Rudolfinum, situato sulle rive del fiume Moldava, è uno dei luoghi culturali più prestigiosi di Praga. Costruito tra il 1876 e il 1884 in stile neorinascimentale, questo imponente edificio ospita la sala concerti principale della città ed è sede della rinomata Filarmonica Ceca.
La sala più importante del Rudolfinum è la Sala Dvořák, dedicata al famoso compositore ceco Antonín Dvořák, dove si tengono esibizioni delle migliori orchestre e artisti di musica classica di tutto il mondo. Uno degli eventi di punta organizzati qui è il celebre Festival di Primavera di Praga, un appuntamento annuale che attira appassionati di musica da ogni angolo del globo.
Oltre ai concerti, il Rudolfinum ospita anche la Galerie Rudolfinum, una galleria d’arte contemporanea, e il Café Rudolfinum, rendendo questo luogo non solo un tempio della musica, ma anche un punto di riferimento per le arti visive e la cultura praghese.
La leggenda del Golem di Praga
La Leggenda del Golem è una delle storie più affascinanti e misteriose legate al quartiere ebraico di Josefov. Secondo la leggenda, il Rabbino Löw, una delle figure religiose più rispettate della comunità ebraica di Praga nel XVI secolo, creò il Golem, un essere d’argilla antropomorfo, per proteggere gli ebrei dalle persecuzioni e dalle minacce esterne, in particolare dall’antisemitismo.
Il Golem, plasmato dall’argilla raccolta lungo le rive del fiume Moldava, veniva infuso di vita attraverso un incantesimo ebraico e il posizionamento di un foglio con il Nome di Dio nella sua bocca. Questa creatura aveva una forza sovrumana ed era incaricata di difendere il ghetto ebraico e i suoi abitanti. Tuttavia, secondo la leggenda, il Golem divenne incontrollabile e, per evitare disastri, il rabbino Löw lo nascose nella soffitta della Sinagoga Vecchia-Nuova. Si dice che il Golem riposi ancora lì, pronto a risvegliarsi in caso di necessità.
Il Golem simboleggia la speranza della comunità ebraica di ottenere protezione divina in tempi di grande difficoltà. Nella mitologia ebraica, rappresenta il desiderio di creare vita e controllare la materia attraverso la fede, ma allo stesso tempo è un monito sui pericoli di sfidare l’ordine naturale delle cose. Nelle tradizioni del folclore medievale, il Golem si inserisce come una figura quasi magica, un automa dotato di poteri mistici, che però riflette anche l’umanità stessa nella sua fragilità e imperfezione.
Oggi, la leggenda del Golem continua a essere un richiamo per i turisti, che visitano la Sinagoga Vecchio-Nuova nella speranza di avvertire il mistero di questa antica creatura, e mantiene viva una connessione profonda tra la storia e le tradizioni ebraiche e la città di Praga.
Quando visitare il quartiere ebraico di Praga
Il momento migliore per visitare il quartiere ebraico di Praga è durante la settimana, preferibilmente al mattino presto, per evitare le folle. Evita il sabato, quando le sinagoghe e il cimitero sono chiusi per lo Shabbat. I mesi di aprile-giugno e settembre-ottobre offrono un clima piacevole e meno affollamento rispetto all’alta stagione estiva. La sera il quartiere è meno frequentato, e anche se i siti principali saranno chiusi, puoi passeggiare per le strade e apprezzarne l’atmosfera unica.
Come arrivare al quartiere ebraico
Per arrivare a Josefov, il quartiere ebraico di Praga, puoi prendere la linea A della metropolitana fino alla stazione Staroměstská, che dista pochi minuti a piedi. In alternativa, i tram numero 17 e 18 fermano vicino a Josefov. Il quartiere si trova vicino a Staré Město, ed è facilmente raggiungibile anche a piedi dal centro storico.
Considerazioni finali sul ghetto ebraico di Praga
Josefov è molto più che un quartiere storico: è un viaggio nel cuore della resilienza e della ricca cultura ebraica. Ogni angolo di questa affascinante parte di Praga racconta storie di speranza e memoria, tra monumenti che testimoniano una lunga tradizione e luoghi dove leggende prendono vita. Visitare Josefov significa non solo scoprire la storia, ma anche sentirsi parte di una narrazione che abbraccia il passato, il presente e il futuro di una comunità che ha lasciato un’impronta indelebile nella capitale ceca.